Laurea in Pianificazione della Città, del Territorio e del Paesaggio - Dipartimento di Architettura (DiDA)

Il sistema degli spazi aperti urbani, peri-urbani e rurali rappresenta il tema centrale del corso su cui si incardinano varie declinazioni.

Alla scala territoriale, sarà dato particolare rilievo all’analisi, valutazione e progettazione paesaggistica, con attenzione sia alle componenti fisiografiche, storico-culturali, ambientali e visuali dei luoghi, che alle loro dinamiche insediative ed ecologiche. Queste rappresentano l’identità locale e sono capaci di stimolare strategie di piano e progettuali, anche a carattere molto innovativo.

Alla scala di dettaglio, il corso contribuirà alla definizione del progetto degli spazi aperti sulle aree assegnate per l’esercitazione finale che si porrà in stretta relazione con le preesistenze territoriali e, più in generale, con la struttura paesaggistica delle aree di approfondimento.

Le lezioni frontali e le esercitazioni possono così sviluppare negli studenti sia competenze conoscitive e valutative che progettuali, basate sulla comprensione delle dinamicità del paesaggio, delle sue valenze e criticità. La costruzione di relazioni stabili tra i caratteri identitari dei luoghi e le trasformazioni contemporanee, la valorizzazione delle risorse storico-culturali e ambientali esistenti e la definizione di soluzione che mirano a proporre interventi in sinergia con il contesto paesaggistico rappresentano quindi i capisaldi su cui articolare le azioni e le proposte di “rigenerazione” degli spazi aperti.

Lavorare alle diverse scale diventa allora importante sia per definire vari livelli di approfondimento analitico-progettuale, che per sperimentare tecniche di “rappresentazione” del paesaggio e degli spazi aperti urbani, peri-urbani e rurali, che vanno dalla scala di area vasta a quella di dettaglio.


Anno accademico: 2017-2018

Il corso intende fornire allo studente strumenti e metodi di lettura e rappresentazione sia di ambiti territoriali e paesistici complessi che di sistemi e spazi urbani.
Saranno introdotte le differenti tecniche di rappresentazione nelle diverse scale di analisi e saranno forniti metodi di rappresentazione mirati.
Saranno trattati gli apporti della cartografia ed iconografia storica in rapporto agli attuali strumenti di rappresentazione e gestione dei dati.
Lo strumento sarà quello dell'indagine conoscitiva alle diverse scale, che dovrà comprendere i diversi aspetti del tema trattato.
Verrà impostato un processo di approfondimento critico-analitico in grado di mettere in relazione le componenti dell'ambito rilevato e verranno spiegati i possibili sistemi di codificazione per facilitare la lettura e l'archiviazione dei dati.

Lo scopo ultimo è quello di guidare l'allievo verso un percorso grafico-analitico dove la conoscenza e la corretta descrizione dei luoghi possa porsi come prima fase necessaria, preliminare alla fase pianificatoria - progettuale nelle sue diverse scale di rappresentazione.


Anno accademico: 2017-2018

Il corso intende fornire agli studenti i fondamenti culturali e della tecnici relativi alla descrizione e alla rappresentazione del territorio e del paesaggio in un momento storico in cui il territorio è sottoposto a diverse e contrapposte sollecitazione: da un lato è sempre più oggetto di trasformazioni che tendono a annullarne le qualità e dall’altro proprio le sue peculiarità attraggono risorse e investimenti.  Il corso propone di entrare nel merito della dinamica costruttiva del territorio nelle fasi storiche e contemporanee, nella costante dialettica che lega elementi strutturali ad elementi percettivi e sensibili, tipici del paesaggio. Il corso propone una lettura che vede il paesaggio nella sua complessità come elemento legato assieme alla dimensione, ecologica, strutturale e percettiva.  Le scienze del territorio già dalla fine dell’Ottocento trovano nel concetto di paesaggio un elemento centrale di conoscenza e di trasmissione di informazioni.  Molte leggi urbanistiche si occupano di “invarianti territoriali” o di “invarianti paesistiche”, in maniera spesso retorica e poco efficace, perché non utilizzano una modalità di analisi finalizzata al progetto, tralasciando la dimensione estetica, percettiva e culturale legata alla dimensione paesistica. Troppo spesso il paesaggio viene trattato alle stregua dell’ambiente  o ancor peggio dello spazio.


Anno accademico: 2017-2018