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genitori che negano le difficoltà dei figli

genitori che negano le difficoltà dei figli

by BALDINI NICOLE -
Number of replies: 9

ciao!

leggendo il post riguardo i "figli perfetti" mi è venuto in mente di creare questo nuovo argomento perché vorrei condividere con voi un'esperienza negativa che, ahimè, ho vissuto a scuola durante il tirocinio.

Nella classe 4 primaria in cui vado c'è un bambino con certificazione BES, seguito dall'Asl 10 in un percorso di valutazione cominciato quando era in 2 classe.

Questo bambino ha evidenti difficoltà: non è capace di abbottonarsi per bene il grembiule e il giubbotto, non sa allacciarsi le scarpe e talvolta se le mette al contrario, non sa sbucciare la frutta, non sa spalmare le cose sopra il pane e molte altre cose che mostrano con chiarezza la sua mancanza di autonomia nelle azioni quotidiane.

A livello scolastico ha risultati scostanti poiché non riesce a mantenere l'attenzione per tempi prolungati e ha maggiori difficoltà in matematica.

Alla luce di tutto ciò le insegnanti della classe hanno pensato bene di elaborare un PDP per questo bambino ma si sono ritrovate a dover affrontare un gran problema poichè i genitori si sono opposti categoricamente a questa proposta, ritenendola una forma discriminatoria nei confronti del figlio (in realtà il bambino risulta discriminato mettendolo al pari di tutti gli altri, senza considerare le sue difficoltà....).

I genitori continuano ad affermare che il loro figlio non ha nessun tipo di difficoltà, che è esattamente uguale a tutti gli altri e come tale deve essere trattato.

Questa brutta vicenda mi ha fatto riflettere su quanto l'eventuale ignoranza (intensa come non conoscenza di determinate problematiche e pratiche scolastiche) dei genitori possa essere estremamente dannosa per i figli e quanto sia difficile, per le insegnanti, interagire con  i genitori quando questi  non ti danno fiducia e addirittura ostacolano il tuo lavoro. 

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Re: genitori che negano le difficoltà dei figli

by BARTOLOZZI FRANCESCA -

Concordo pienamente, sono delle brutte situazioni.

Purtroppo a volte oltre l'ignoranza del "non sapere" c'è un altro fattore che spinge i genitori a negare o a far finta di vedere le difficoltà dei propri figli, ed è il loro egoismo.

Egoismo per volere un figlio fatto su misura secondo le loro esigenze, un figlio che non li possa mettere in imbarazzo o che non possa creare disagi e difficoltà in famiglia. I bambini hanno bisogno di genitori presenti, che possano dargli aiuto e conforto, ma molto spesso tutto questo per i genitori è faticoso e quindi preferiscono trovare una strada più facile, che è quella dell' "ignorare".

Ho avuto una vicenda simile l'anno scorso all'ultimo anno dell'infanzia, c'era un bambino che aveva continuamente atteggiamenti e comportamenti violenti e aggressivi. Non riusciva a relazionarsi ne con i compagni ne con gli adulti. Le insegnanti hanno provato per tre anni in qualsiasi modo a relazionarsi con i genitori, per poter collaborare e risolvere la situazione, ma anche nel mio caso la risposta è sempre stata una porta sbattuta in faccia.


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Re: genitori che negano le difficoltà dei figli

by BUONAZIA NAOMI -

E' una situazione che ho sperimentato anche io: i genitori spesso non attuano questi iter perchè non accettano le difficoltà del figlio. L'idea del figlio sperato non corrisponde ai fatti reali, e quindi all'immagine del bambino reale, di conseguenza i genitori preferiscono non vedere. Fa male riconoscere le difficoltà e ahimè 'diversità' di un bambino, specialmente se è proprio di nostro figlio che stiamo parlando.


La delicatezza nel dialogo dell'insegnante, un ciclo di incontri di poco tempo ma chiari e graduali, possono essere un modo per avvicinarsi ai genitori. Chiaramente si sentono disorientati e impauriti perchè non conoscono eventuali difficoltà e procedure, quindi devono trovare la fiducia  e il supporto necessario nell'insegnante. Non forzare i tempi di comprensione dei genitori nei confronti del figlio e non essere eccessivamente critici nei loro confronti, penso possano essere altri due modi per instaurare una comunicazione di mutuo-ascolto. 

Concludo suggerendo anche l'organizzazione di incontri di gruppo con altri genitori che vivono casi analoghi: se si è in di più è più facile condividere e aprirsi per guardare oltre le sofferenze. 

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Re: genitori che negano le difficoltà dei figli

by MARINI ILARIA -

Concordo anche io pienamente con quello che hai scritto. 

Mi sono ritrovata in una situazione simile alla Scuola dell'Infanzia, dove una bambina di 4 anni aveva delle serie difficoltà a livello motorio e linguistico. Nonostante gli sforzi da parte dell'insegnante i genitori non hanno voluto assolutamente approfondire il problema. 

É veramente triste vedere che ancora oggi ci sia una tale ignoranza verso certe tematiche. Ma la cosa più grave é che i genitori non riescono a capire, il più delle volte,che facendo così le loro difficoltà aumenteranno e pur di non andare incontro al problema preferiscono rassicurarsi lasciando stare tutto, non rendendosi conto che così possono solo peggiorare la vita dei propri figli e non migliorarla. 

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Re: genitori che negano le difficoltà dei figli

by CIONI EVA -
Ciao Nicole, 
posso capire che sia difficile per un genitore accettare le difficoltà del figlio, anche quando queste risultano evidenti, come sottolineato da te, Nicole. Ma perché, mi chiedo, non comprendere che è possibile ricevere un grosso aiuto all'interno dell'istituzione scolastica offerto da una programmazione a misura del proprio figlio, un piano didattico calibrato sulle sue capacità e in grado quindi di promuovere e sviluppare le sue potenzialità?
Rifiutando questa opportunità, purtroppo, ho l'impressione che, col passare del tempo, i problemi di questo bambino saranno destinati ad aumentare e sarà sempre più difficile poter colmare le sue lacune.
Si troverà nella condizione di essere sempre svantaggiato rispetto ai suoi compagni di classe, con le inevitabili conseguenze che ciò comporta.
Peccato davvero!
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Re: genitori che negano le difficoltà dei figli

by BONUCCI SARA -

ciao,

io l'anno scorso ho fatto tirocinio in una classe 3 primaria in cui erano presenti diverse situazioni tra cui un bambino certificato con la legge 104. Ovviamente in questo caso le difficoltà sono riconosciute da genitori e insegnanti ma nonostante questo le maestre sono spesso in difficoltà perchè da parte dei genitori c'è una forte chiusura e poca collaborazione. E' capitato più volte di avere notizie riguardo il bambino in ritardo e non approfondite, è una situazione un po' complicata che sicuramente non aiuta il bambino.

Il rapporto con i genitori è uno degli aspetti che  più mi preoccupa della nostra futura professione.

Sara

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Re: genitori che negano le difficoltà dei figli

by PACE CHIARA -

Ciao a tutte!

Nella scuola dove ho iniziato a fare il tirocinio per questo anno scolastico hanno effettuato, circa un mesetto fa, un incontro con lo psicologo dell'istituto scolastico per spiegare ai genitori i danni che inconsciamente provocano nel bambino rifiutandogli l'aiuto del quale egli potrebbe avere bisogno o le eventuali risorse aggiuntive che il bambino necessita per capire meglio alcuni argomenti. All'incontro erano presenti veramente poche famiglie. 

Tutto questo perché? Per qualsiasi genitore sentire che il figlio ha compiti più semplici degli altri o che al bambino vengono richieste le cose più "facili" può sembrare un'offesa, un rifiuto. Io penso invece che i genitori pensano sempre troppo a quello che desiderano avere dal proprio figlio, un figlio perfetto, che sia sempre il migliore in qualsiasi tipo di attività (sia essa scolastica o extrascolastica). Ma pensare davvero a ciò che il bambino desidera è un'utopia? Perché non iniziare a rendere i bambini più autonomi e permettere loro di compiere scelte proprie?

Ma soprattutto... Perché non combattere l'ignoranza delle persone, delle famiglie? 

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Re: genitori che negano le difficoltà dei figli

by CATESI MARISA -

Ciao a tutte! Anche io mi sono ritrovata in una situazione simile il primo anno di tirocinio; il bambino in questione aveva evidenti problemi che le maestre avevano rilevato e avevano provato a parlarne con i genitori che però facevano finta di niente e negavano l'evidenza. Due anni dopo nella stessa scuola dell'infanzia è arrivato il fratello minore del bambino, che presentava le stesse problematiche. La mia tutor scolastica ha parlato con me di questa situazione e mi ha detto che questa volta i genitori del bambino si sarebbero mossi per aiutarlo e andare incontro ai suoi bisogni specifici. Quindi forse alcuni riescono anche a rendersi conto che negando l'evidenza sicuramente danneggiano i loro bambini.

Mi trovo d'accordo con chi ha messo in luce la sua preoccupazione per il rapporto con i genitori, perchè è una cosa che spaventa anche me; ma il dialogo con le famiglie è fondamentale per fare il bene dei bambini. Inoltre ritengo che la possibilità di incontri periodici anche con specialisti sia un'ottima idea.


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Re: genitori che negano le difficoltà dei figli

by AIAZZI ELEONORA -

Ciao Nicole !

Dai feedback che posso leggere riguardo la tua esperienza, capisco bene che non siamo sole nello sperimentare questo tipo di situazione nelle nostre classi di tirocinio. Quando scuola e famiglia non collaborano reciprocamente per il bene del bambino, l'unico danno che se ne ricava è proprio indirizzato verso di lui, verso soprattutto le sue potenzialità, più che difficoltà. Un genitore (e mettiamoci- purtroppo- anche alcuni insegnanti) che non accetta le difficoltà del figlio, non sarà in grado nemmeno di riconoscerne le potenzialità, i punti di forza su cui far leva.

Vorrei porre allora la questione anche sulla situazione rovesciata: genitori che si "approfittano" (ed è bruttissimo come termine, anche se realistico) delle difficoltà dei figli limitando loro la crescita e lo sviluppo personale e creativo. Strumentalizzare un Disturbo Specifico dell'Apprendimento per "giustificare in modo assoluto" l'atteggiamento del figlio, significa non concedere spazi di miglioramento e di crescita. Accettare sì, ma non schiavizzare il bambino al suo disturbo. 

Accettare sì, ma creando situazioni e contesti che ne potenzino altre caratteristiche, altre dimensioni, nuove prospettive.


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Re: genitori che negano le difficoltà dei figli

by NOCENTINI GIULIA -

Concordo pienamente con quanto detto poiché negare delle difficoltà ben evidenti va solo a scapito del bambino che proverà frustrazione e vergogna di fronte ai propri deficit e di fronte ai risultati che raggiunge in relazione a quelli dei suoi compagni. La scuola e la famiglia dovrebbero collaborare ed aiutarsi reciprocamente per una continuità educativa e didattica indispensabile per creare un ambiente positivo e sereno in cui il bambino può apprendere e crescere partendo dalle proprie difficoltà.