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L'importanza dell'errore per Maria Montessori

L'importanza dell'errore per Maria Montessori

by BINI GIULIA -
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Ascoltando la registrazione della sua lezione in cui sottolinea l'importanza dell'errore come mezzo per la scoperta, non posso fare a meno di pensare al grande principio montessoriano dell'errore. Personalmente ho già maturato esperienza come educatrice ed insegnante montessoriana: secondo questo metodo, l'errore assume una valenza altamente educativa e formativa. Il materiale deve poter essere usato dal bambino in completa autonomia, in modo che possa rendersi conto degli eventuali errori commessi senza l'intervento dell'adulto. E' attraverso l'errore e la ripetizione che il piccolo apprende non solo il concetto su cui sta lavorando, ma anche il fatto di accompagnare gli esercizi con il ragionamento. Questo al fine di notare e di comprendere le differenze e di accettare  e controllare gli errori.

Per la sua grandissima intelligenza e curiosità, credo proprio che Maria Montessori sarebbe stata una sostenitrice del fare Coding e della comunità di rete. Ovviamente non prima che il bambino abbia sperimentato e fatto esperienza di tipo manuale su materiali concreti.

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Re: L'importanza dell'errore per Maria Montessori

by FORMICONI ANDREAS ROBERT -

Penso anch'io. Non prima di avere fatto consistenti esperienze manuali. Anche gli adulti si avvantaggerebbero molto con un atteggiamento positivo verso gli errori...

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Re: L'importanza dell'errore per Maria Montessori

by FE' MARGHERITA -

Concordo pienamente con il pensiero di Giulia, specialmente per quanto riguarda l’importanza delle esperienze manuali e concrete. Allacciandomi sempre con l’intervento precedente, per esemplificare, i vari kit di robotica o robot stessi, sono stati progettati per essere auto correttivi, coniugando quindi l’importante concetto dell’errore (già menzionato precedentemente) nei materiali strutturati, dando al bambino la possibilità di fare e sperimentare in prima persona; inoltre questi strumenti stimolano diversi sensi tra cui il tatto, l’udito e la vista. Il fare coding sposa anche uno degli aspetti cardine della pedagogia montessoriana dell’”aiutami a fare da solo”. In questa prospettiva nei bambini sarà incoraggiata la loro capacità creativa e di immaginazione, saranno portati ad elaborare procedimenti per la risoluzione di problemi e a proporre nuove idee utili per il raggiungimento dello scopo prefissato. È interessante notare le analogie tra questi due ambiti.