Buonasera a tutti!
Ho pensato di aprire un nuovo forum per proporre una questione che mi sta molto a cuore. Nello scorso anno accademico ho svolto il tirocinio curricolare presso la scuola ospedaliera del Meyer di Firenze. Difficile spiegare in poche righe l'organizzazione della scuola ospedaliera e le tante opportunità, nonché i tanti limiti, che la caratterizzano. Cercherò quindi di mettere in luce, in modo sintetico, uno delle più grandi difficoltà e dei più grandi rischi che vive un bambino ospedalizzato, lontano dai suoi compagni di classe e dalla sua vita quotidiana: l'isolamento. I bambini ricoverati, per periodi più o meno lunghi, strappati spesso alla loro realtà, anche territoriale (molti vengono da altre regioni d'Italia), vivono una situazione di completo disorientamento e, ahimè, anche di grande solitudine! Non possono più andare a scuola con i compagni (e nella mia esperienza di tirocinio ho potuto constatare quanto sia importante per loro andare a scuola!!); non vedono più le loro maestre (a meno a che esse non vadano a trovarli in ospedale); a volte rimangono lontani da parenti e amici stretti... Insomma, le tecnologie nel contesto ospedaliero sono davvero una grandissima OPPORTUNITà!!! L'anno scorso io e la mia collega Claudia abbiamo partecipato a un corso di formazione promosso dalla SamsungSchool, che, in cambio della stesura di un progetto didattico al quale abbiamo preso parte, ha donato al Meyer molti tablet nuovi e una LIM ( poco funzionale purtroppo, visto che rimane confinata in un'auletta sperduta dell'ospedale...). Il primo giorno di scuola, quest'anno, è stato all'insegna della tecnologia e abbiamo lavorato con i bambini sui tablet, condividendo i loro elaborati sulla LIM (se volete dare un'occhiata, andate su Facebook e cercate la pagina della "Fondazione Ospedale Pediatrico Meyer": https://www.facebook.com/fondazione.meyer/posts/10153673857286923) Ancora però c'è molto da lavorare per poter sfruttare al meglio le potenzialità delle tecnologie!!! Se emergessero idee in questo forum, sarei felicissima di condividerle con l'insegnante del Meyer, Lucia, e con le nuove tirocinanti, per fare davvero e nel concreto qualcosa di utile per i nostri allievi in ospedale! Esistono anche loro e purtroppo, durante la mia esperienza, mi è capitato di conoscere tristi storie di "oblio": bambini impossibilitati a comunicare con la propria classe perché nelle loro scuole non c'è il collegamento internet, perché le insegnanti non sanno usare Skype, perché esse temono di "perdere tempo" sottraendolo allo svolgimento della lezione. Ci sono però anche casi di bambini che riescono a mantenersi in contatto con i compagni, attraverso collegamenti Skype con la classe durante la ricreazione, e, nei casi migliori, anche durante la lezione. Per i bambini ospedalizzati è IMPORTANTISSIMO mantenere un contatto, lavorare con i compagni, non rimanere "indietro" (alcuni sono ossessionati dalla paura di "rimanere indietro").
Ho davvero buttato giù due righe, in modo sintetico, giusto per "lanciare un sassolino" e riportare questa mia esperienza in un forum, dal quale forse potrà nascere qualche bella idea e proposta da poi "portare" dentro alla scuola in ospedale che ospita una grande classe di allievi, anche se senza banchi e senza campanelle!
Marta Veloce