Attraverso il metodo della comunità virtuale mi sono resa conto, ad esempio, di conoscere e riconoscere tra voi poche colleghe universitarie. La mancanza di interazione fisica può essere un limite superabile? Se sì, in che modo?
Sarei curiosa di scoprire pro ma soprattutto i contro, se presenti, di questo tipo di comunità, e analizzarli insieme, trovare soluzioni utili e pratiche in modo da poter proporre questo metodo/strumento in una classe di alunni!
Io ho auto sempre qualche dubbio sull'utilizzo delle comunità virtuali perché spesso dietro un "name" si può nascondere di tutto.
La potenza del mezzo di comunicazione che ci consente di informarci stando anche sul divano di casa nostra e di accedere a molte informazioni, prima irraggiungibili è il progresso più grande.
Il problema si presenta quando dietro ad alcuni profili virtuali si nascondono volti misteriosi. Questo è un fattore che è necessario sottolineare sopratutto con i bambini che usano il web.
Da parte di noi insegnanti sarebbe opportuno insegnare ai nostri bambini qualche piccolo trucco. Nel reperimento delle informazioni ad esempio, potremmo consigliare di non fidarsi totalmente di Wikipedia( che consente a tutti di poter scrivere all'interno), ma di altri siti come quello dell'enciclopedia Treccani che è scritta e redatta da esperti. Di non prendere per buono tutto, ma cercare di capire se un sito è affidabile perché le informazioni sono sottoscritte da qualcuno che ci "mette la faccia".
Nel caso dei social invece, le problematiche, a mio avviso, sono più delicate. Molti bambini, infatti possono essere plagiati e circuiti da persone che si nascondono dietro falsi profili. In questo caso sarebbe opportuno rendere participi nel processo educativo anche le famiglie, cercando di avere il pieno controllo sulle attività virtuali fatte dai bambini.
Ilenia
In merito ai pericoli di internet per i bambini ho trovato questo breve, ma interessante, articolo dello psicologo Facci
Ecco il link: http://www.pericolidiinternet.it