Forum per discussioni generali e "out of topic" di vario genere

Scuola senza zaino

Scuola senza zaino

by BORGHI ELENA -
Number of replies: 14

Ho aperto questo argomento di discussione, per capire cosa ne pensiate a proposito delle scuole senza zaino e se vi piacerebbe lavorare in una di esse.

Una delle scuole senza zaino si trova a Firenze, qualcuno di voi ha avuto la possibilità di svolgere qualche tirocinio all'interno? Se si, raccontateci la vostra esperienza.

In reply to BORGHI ELENA

Re: Scuola senza zaino

by GIANNINI ALESSIA -

Ciao Elena,  non ne ho mai sentito parlare. Di cosa si tratta?

Alessia. 

In reply to GIANNINI ALESSIA

Re: Scuola senza zaino

by CECCHI SARA -

Ciao Elena,

anche io ho sentito parlare dell'iniziativa Scuole senza zaino. In particolare, ho avuto modo di partecipare ad un intervento del professor Orsi, uno degli ideatori di questo progetto. Per quello che ne so, condivido l'idea di fondo, ovvero predisporre spazi adeguati a favorire la collaborazione tra pari.

Non ho mai avuto modo di conoscere insegnanti/tirocinanti che hanno fatto questa esperienza, per cui, come diceva Elena, sarebbe interessante sapere le loro opinioni a riguardo.

Sul sito di Scuole senza zaino ci sono alcuni video e alcune esperienze delle insegnanti. Alcune però mi danno l'idea di essere un pò troppo "propagandistiche". Conoscendo le realtà degli spazi, dei tempi e delle risorse scolastiche mi chiedo quanto questo progetto può essere effettivamente realizzato...

In reply to CECCHI SARA

Re: Scuola senza zaino

by FINI ANTONIO -

Certamente sapete che Marco Orsi è anche uno dei colleghi tutor organizzatori, per cui non ci sono grandi difficoltà nel contattarlo, per chi fosse interessato.

In reply to BORGHI ELENA

Re: Scuola senza zaino

by BALDINI NICOLE -
Questo è un argomento molto attuale.

Purtroppo io non ho mai avuto occasione di fare tirocinio nella scuola in questione, tuttavia mi interesserebbe molto conoscere questa modalità alternativa di fare scuola!

Nicole

In reply to BORGHI ELENA

Re: Scuola senza zaino

by CIONI EVA -

Ciao Elena,

non mi è mai capitato di svolgere il tirocinio in una scuola senza zaino.

Lo scorso semestre, però, durante il laboratorio di motoria con il professor Bianchini, che ho svolto all'interno della palestra della Scuola Città Pestalozzi (scuola senza zaino) a Firenze, ho avuto modo di visitare questa struttura in cui i bambini non vengano a scuola con lo zaino perché trovano lì tutto il materiale didattico necessario.

E' una scuola all'avanguardia in Italia, è studiata nei minimi particolari per rendere più agevole, più ricco e stimolante il percorso formativo di ogni alunno: dalla disposizione dei banchi a ogni genere di materiale accessibile a tutti. Sono presenti molti laboratori come quello di informatica, falegnameria, teatro e altri.

Tutto l'ambiente è organizzato in modo tale da favorire l'apprendimento cooperativo e stimolare l'aiuto reciproco: i banchi esagonali dicono NO alla lezione frontale, ma abituano al confronto e sono aggregabili e scomponibili fra loro a seconda dell'attività che si apprestano a svolgere (lavori in coppia, a piccolo gruppo, a gruppo allargato).

Non ti nascondo che in futuro mi piacerebbe proprio fare un'esperienza lavorativa all'interno di questa scuola.


Eva

In reply to CIONI EVA

Re: Scuola senza zaino

by ABBARCHI SILVIA -

ciao a tutti,

io lo scorso anno ho avuto la fortuna di fare il tirocinio in una classe dove le maestre adottavano una metodologia didattica che si ispirava al metodo senza zaino. E' stata un'esperienza molto bella e interessante per il mio precorso formativo ma anche a livello umano!!!

Innanzitutto entrando in classe, quello che più mi ha colpito è stata l'assenza della cattedra e la disposizione dei banchi per isole: così facendo gli alunni erano invitati a condividere il materiale ed a sviluppare il senso di collaborazione e cooperazione tra di loro. L'apprendimento si costruiva anche e soprattutto attraverso  l'aiuto reciproco e questo è un aspetto molto importante soprattutto per i  bambini con bisogni educativi speciali. Ogni isola aveva il suo materiale (penne, matite...); per ciascuna isola  c'era un responsabile che cambiava mensilmente e che si occupava di prendere i quaderni, i libri dagli scaffali, di monitorare il lavoro svolto dai compagni, di presentare eventuali problemi alla classe e alle maestre ecc.. Data questa disposizione dei banchi le lavagne erano due e, quando la classe lavorava insieme svolgendo un'unica attività, la maestra chiedeva la collaborazione di un alunno per scrivere su una lavagna. 

Inoltre c'era lo spazio dell'agorà in cui la mattina la classe si riuniva e qui la maestra presentava l'attività della giornata, si discuteva di un argomento particolare, si leggeva un libro.Spesso la classe lavorava in due gruppi: un gruppo in autonomia con le apposite indicazioni , l'altro gruppo lavorava su un nuovo argomento con la maestra che rimaneva comunque a disposizione per tutta la classe ; successivamente i gruppi si scambiavano le attività. L'intento di questa metodologia, mi spiegava la mia tutor, è quello di creare un ambiente favorevole all'apprendimento, in cui a ciascun bambino vengono dati degli stimoli per sperimentare e apprendere attraverso il confronto con i propri compagni e questo ho visto che effettivamente accadeva!!! Questa metodologia richiedeva una programmazione molto dettagliata, in cui niente deve essere lasciato al caso altrimenti si crea una grande confusione: tutti devono avere le idee chiare su cosa fare cercando di rispettare i tempi stabiliti; per questo è molto importante il momento di ritrovo iniziale nell'agorà.

Questa è stata la mia esperienza, scusate se mi sono dilungata un pochetto...buona serata!

Silvia

In reply to ABBARCHI SILVIA

Re: Scuola senza zaino

by FERI LUCIA -

Ciao! Anche io come Eva ho visitato con il professor Bianchini la Scuola Città Pestalozzi ed è stata una bella esperienza. Ho fatto una ricerca per saperne di più ed ho trovato questi video 


In reply to BORGHI ELENA

Re: Scuola senza zaino

by CANTONI ELENA -

Anche io lo scorso anno ho visitato con il tutor Bianchini alcune aule della Scuola-città Pestalozzi ed ho trovato molto interessanti le idee che stanno alla base della predisposizione di ambienti, materiali, regole e attività in tale istituto.

Di questa scuola però ho visto che ne hanno parlato anche altre compagne, quindi non mi dilungo.

Vorrei aggiungere però un breve resoconto della mia ultima esperienza di tirocinio.

Si trattava di una classe IV di una scuola primaria normale (insomma non senza zaino). In questa classe però ho potuto notare caratteristiche simili a quelle di una scuola senza zaino. Ad esempio:

- i bambini usavano lo zaino solo per portare a casa il materale necessario per svolgere i compiti durante il weekend, mentre durante il resto della settimana i bambini non avevano compiti a casa e tutto il materiale veniva tenuto in classe;

- ogni bambino teneva i propri quaderni, libri e altri strumenti personali in appositi scaffali e armadi;

- i banchi erano organizzati ad isole ed i bambini di ciascuna isola collaboravano fra di loro e mettevano in comune parte del materiale di lavoro;

- non c'era la cattedra e le maestre giravano tra i banchi e si sedevano accanto ai bambini.

- le insegnanti cercavano di evitare l'uso di libri di testo dove possibile;

- inoltre era data molta importanza alle attività pratiche, e così via.

Quindi, nonostante la scuola non fosse di per sé senza zaino, le insegnanti erano riuscite a ricreare nella classe condizioni simili, prendendo spunto da scuole di questo tipo, senza tuttavia discostarsi troppo dalla realtà e dalle esigenze della maggior parte delle classi italiane e raggiungendo, secondo me, un buon compromesso.

In reply to CANTONI ELENA

Re: Scuola senza zaino

by ESPOSITO CHIARA -

Grazie Lucia per aver condiviso i video. è davvero molto interessante.

In reply to ESPOSITO CHIARA

Re: Scuola senza zaino

by BOTTARI SILVIA -

Ciao!

 Io durante questi tre anni ho fatto il tirocinio in una scuola che segue il progetto senza zaino. Prima di cominciare il tirocinio diretto, la Tutor scolastica mi ha spiegato i punti cardini di questo metodo sempre più diffuso. A mio avviso é un buon metodo, in quanto si tende sia a responsabilizzare il bambino affidandogli diversi compiti, sia a promuovere la collaborazione e l'aiuto tra bambini qualora ci fosse bisogno. Come giustamente accennato nei commenti precedenti anche gli spazi all'interno della classe sono disposti in modo differente rispetto alle classi tradizionali. C'é inoltre uno spazio chiamato agorá dove ci sono cuscini, giochi e libri utilizzabili durante l'ora di ricreazione!

In reply to BOTTARI SILVIA

Re: Scuola senza zaino

by BANDINI FRANCESCA -

Anch'io ho avuto l’opportunità di svolgere attività di tirocinio diretto in una scuola primaria, nella quale dal 2011/2012 è stato progressivamente attuato il Modello Senza Zaino. Tutto è partito da un progetto condiviso tra scuola e amministrazione comunale, la quale si è impegnata a sostenerlo e promuoverlo sin dalla costruzione di un nuovo edificio scolastico arredato ad hoc.

Gli ampi spazi, i colori delle pareti e degli arredi, l’ordine, la luce, le attrezzature, la ricchezza dei materiali, l’organizzazione degli spazi, fanno del nuovo edificio scolastico un luogo estremamente accogliente per tutti coloro, adulti e piccini, che si trovano a varcarne l’ingresso per qualsiasi ragione.

Nelle aule sono presenti più aree di lavoro: l'area dei tavoli, i mini laboratori, il forum, l'area computer, l'area docet dedicata all'insegnante. Le scaffalature permettono di ordinare ed allo stesso tempo dare visibilità a materiali ed oggetti utili per le attività. Gli armadi a giorno offrono ad ogni alunno l’opportunità di riporre ed ordinare oggetti personali.

L’organizzazione dell’aula, la dotazione di strumenti e materiali di lavoro, le tecnologie informatiche in dotazione (LIM e PC), l’uso di metodologie attive, che prendono in considerazione gli alunni nella loro globalità, la gestione della classe, gli incarichi di lavoro differenziato ai tavoli (lavoro nel grande gruppo, nel piccolo gruppo, a coppie, individuale), il cooperative learning, la didattica laboratoriale, facilitano l’apprendimento di tutti gli alunni, nessuno escluso.

E' un approccio all'apprendimento innovativo, che si discosta molto da quello tradizionale, in cui è stata data e si continua a dare troppa importanza agli obiettivi didattici e ai risultati e non al come ottenerli.

Qui sono le relazioni che contano, insegnanti e bambini assieme elaborano il percorso scolastico, in una costruzione condivisa del sapere, dove tutti fanno qualcosa, hanno un ruolo, si prendono impegni da portare avanti per acquisire nuove conoscenze.

 

Riuscire ad attuare il Modello di scuola Senza Zaino richiede un impegno notevole da parte degli insegnanti, che li vede costantemente impegnati nell’organizzare, gestire, costruire, condividere, diffondere, socializzare attività, materiali, procedure, modalità, spazi, relazioni, eventi, ma anche nell’aver cura della propria professionalità attraverso percorsi di formazione continua.

 

Attraverso l’esperienza vissuta in questa scuola mi sono resa conto di quanto non sia affatto scontato riuscire ad attuare con successo il Modello di scuola Senza Zaino anche se un insegnante si viene a trovare in un ambiente scolastico del tutto favorevole alla sua realizzazione. Ambienti, arredi e attrezzature a disposizione possono essere di aiuto, ma occorre un notevole cambiamento di prospettiva rispetto ai tradizionali canoni del fare/vivere la scuola.

 

Ho avuto però la fortuna di vivere l’esperienza del tirocinio con alcune insegnanti senior del circolo didattico, le quali mi hanno fatto apprezzare ogni risvolto positivo che il senza zaino ha sulla formazione globale del bambino, domani cittadino del mondo.



In reply to BANDINI FRANCESCA

Re: Scuola senza zaino

by ABBARCHI SILVIA -

Ciao a tutti,

ho trovato su You Tube un video molto interessante in cui il Dott. Orsi spiega i punti nodali della Scuola Senza Zaino: 

Buona serata, 

Silvia


In reply to BORGHI ELENA

Re: Scuola senza zaino

by AGOSTINI ILENIA -

Ciao,

io ho avuto modo di lavorare in due scuole dove c'è il "Senza zaino", a Coreglia e a Piegaio, nella provincia di Lucca. Vi ho lavorato come supplente solo per un breve periodo e all'inizio mi sono trovata un po' in difficoltà perchè non ne sapevo niente di questo metodo...ma come supplente sono abituata ad adattarmi a diversi contesti e a differenti metodi.

Mi piace questo tipo di didattica innovativa soprattutto per il clima più aperto e condiviso che si crea tra docenti e bambini e per il fatto che gli alunni si abituano a condividere i  materiali: i banchi sono disposti a gruppi, o ci sono grandi tavoli rotondi, e al centro  si trovano le scatole con tutto il necessario (pennarelli, matite, colle, forbici). I bambini imparano a rispettare e ad aver cura del materiale comune ( e non è affatto scontato che lo facciano subito!!!).

Altro aspetto interessante è il momento del circle time che viene effettuato all'inizio della mattinata: i bambini parlano a turno raccontando qualcosa che per loro è importante e lo condividono con gli altri, esprimono le loro emozioni liberamente e si sentono ascoltati...questo è importante per creare un gruppo unito e collaborativo!

Certamente ci vuole molto impegno e preparazione da parte dell'insegnante per attivare questo progetto e costante aggiornamento.


In reply to AGOSTINI ILENIA

Re: Scuola senza zaino

by BORGHI ELENA -

Grazie,è stato molto interessante leggere le vostre esperienze fatte all'interno delle scuole senza zaino. Curiosando su internet ho trovato un link in cui potete trovarci alcuni video e informazioni riguardo ad alcune scuole senza zaino.

http://www.senzazaino.it/info/video

Volendo approfondire, ho trovato questa pagina in cui spiega un pò la storia di questa scuola e la metodologia usata.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/05/scuola-senza-zaino-biro-e-righelli-sono-in-condivisione-e-i-libri-restano-in-classe-le-verifiche-personalizzate/2005529/

RiteIl