Anch'io ho avuto l’opportunità di svolgere
attività di tirocinio diretto in una scuola primaria, nella quale dal 2011/2012
è stato progressivamente attuato il Modello Senza Zaino. Tutto è partito
da un progetto condiviso tra scuola e amministrazione comunale, la quale si è
impegnata a sostenerlo e promuoverlo sin dalla costruzione di un nuovo edificio
scolastico arredato ad hoc.
Gli ampi spazi, i colori delle pareti e
degli arredi, l’ordine, la luce, le attrezzature, la ricchezza dei materiali,
l’organizzazione degli spazi, fanno del nuovo edificio scolastico un luogo
estremamente accogliente per tutti coloro, adulti e piccini, che si trovano a
varcarne l’ingresso per qualsiasi ragione.
Nelle aule sono presenti
più aree di lavoro: l'area dei tavoli, i mini laboratori, il forum, l'area
computer, l'area docet dedicata all'insegnante. Le scaffalature permettono
di ordinare ed allo stesso tempo dare visibilità a materiali ed oggetti utili
per le attività. Gli armadi a giorno offrono ad ogni alunno l’opportunità
di riporre ed ordinare oggetti personali.
L’organizzazione dell’aula, la dotazione di
strumenti e materiali di lavoro, le tecnologie informatiche in dotazione
(LIM e PC), l’uso di metodologie attive, che prendono in considerazione gli
alunni nella loro globalità, la gestione della classe, gli incarichi di lavoro
differenziato ai tavoli (lavoro nel grande gruppo, nel piccolo gruppo, a
coppie, individuale), il cooperative learning, la didattica laboratoriale,
facilitano l’apprendimento di tutti gli alunni, nessuno escluso.
E' un approccio all'apprendimento
innovativo, che si discosta molto da quello tradizionale, in cui è stata data e
si continua a dare troppa importanza agli obiettivi didattici e ai risultati e
non al come ottenerli.
Qui sono le relazioni
che contano, insegnanti e bambini assieme elaborano il percorso scolastico, in
una costruzione condivisa del sapere, dove tutti fanno qualcosa, hanno un
ruolo, si prendono impegni da portare avanti per acquisire nuove conoscenze.
Riuscire ad attuare il
Modello di scuola Senza Zaino richiede un impegno notevole da parte degli
insegnanti, che li vede costantemente impegnati nell’organizzare, gestire,
costruire, condividere, diffondere, socializzare attività, materiali,
procedure, modalità, spazi, relazioni, eventi, ma anche nell’aver cura della
propria professionalità attraverso percorsi di formazione continua.
Attraverso l’esperienza
vissuta in questa scuola mi sono resa conto di quanto non sia affatto scontato
riuscire ad attuare con successo il Modello di scuola Senza Zaino anche se un
insegnante si viene a trovare in un ambiente scolastico del tutto favorevole
alla sua realizzazione. Ambienti, arredi e attrezzature a disposizione possono
essere di aiuto, ma occorre un notevole cambiamento di prospettiva rispetto ai
tradizionali canoni del fare/vivere la scuola.
Ho avuto però la fortuna di
vivere l’esperienza del tirocinio con alcune insegnanti senior del circolo
didattico, le quali mi hanno fatto apprezzare ogni risvolto positivo che il
senza zaino ha sulla formazione globale del bambino, domani cittadino del
mondo.