Buon pomeriggio! Volevo chiedere se qualcuno aveva qualche informazione da darmi su una innovativa tecnologia da inserire in ambito didattico: il banco digitale. L'anno scorso, ad un laboratorio, ho sentito parlare per la prima volta di questa risorsa dal tutor Matteo Bianchini. Secondo le attuali evidenze scientifiche avrebbe un maggiore influsso nell'apprendimento degli studenti rispetto alla LIM.
Ciao Stefania, l’argomento che sembra meno diffuso rispetto
alla più famosa LIM, è per me di grande interesse, perché permette l’interazione
dello studente dal posto. Riporto qui sotto un link che più che altro
offre un' introduzione all’ argomento.
I bambini possono lavorare dal banco con schermo touch , per mezzo di un piccolo computer con sistema “Raspberry Pi”, sempre con un sistema open source (Linux). Per ora sono solo 3 scuole che stanno sperimentando questa novità.
http://www.mamamo.it/news/scuola-arriva-il-banco-digitale
Mentre per quanto riguarda la didattica speciale, qui di seguito proprio all’interno di un articolo sulla “Stampa” sembra proprio che sia stata l’ Università di Firenze a creare un “banco digitale per alunni con disabilità” dal titolo “SmartTrek “ (progetto realizzato da ricercatori coordinati da Simonetta Ulivieri).
Qui di seguito ho riportato altri 2 link:
http://www.contactsrl.it/blog/2013/11/06/ecco-smarttrek-il-banco-scolastico-alunni-disabili/
Marina
Ciao! Mi sembra un argomento interessante a livello di didattica inclusiva, infatti agevolerebbe l'interazione e la partecipazione alla lezione dei bambini con disabilità specifiche, pensavo ad esempio che chi ha difficoltà visive potrebbe vedere sullo schermo il testo in dimensioni che gli rendono più agevole la lettura;i bambini che hanno difficoltà di deambulazione e sarebbero a disagio ad andare fisicamente alla lavagna possono scrivere dal posto vedendolo proiettato alla Lim; inoltre mi piace la funzione di registrazione delle lezioni per poterle riascoltare, a patto che non diventi una "garanzia" per distrarsi e non ascoltare"in diretta".
Ciao ragazze,
io ho trovato altri 2 link sull'argomento ( sono molto simili a quelli postati da Marina).
http://www.mamamo.it/news/scuola-arriva-il-banco-digitale
http://www.confrontandoci.it/2013/11/smarttrek-banco-digitale-per-alunni-con.html
Riflettendo sull'argomento di discussione mi trovo d'accordo sulla necessità di aiutare gli alunni disabili a essere sempre più partecipi e integrati con la classe. In questo senso credo che l'utilizzo di un banco digitale possa favorire e agevolare l'integrazione.
Purtroppo la mia mente ha partorito anche un'altra idea che vorrei approfondire con voi.
Se in una classe, oltre ai ragazzi disabili, ce ne fossero alcuni che presentano problemi comportamentali, potrebbe succedere che il banco digitale di cui stiamo parlando sia utilizzato da quest'ultimi per disturbare la lezione e non per imparare. Non ci vuole niente a scrivere una parolaccia alla lavagna mentre l'insegnante spiega.
Mi piacerebbe capire meglio il funzionamento concreto del banco digitale e vedere quali vantaggi effettivi può portare nella didattica e quali rischi si corrono se tale strumento viene usato non correttamente.
Grazie Marina! Sapete se ci sono degli esempi concreti di software utilizzati nel banco digitale? Spesso è il centro studi Erikson che indaga questi innovativi campi di studi, esiste una guida che illustri le potenzialità concrete di un banco digitale?
Salve a tutti. Leggendo l’articolo all’interno dei link consigliati, pensavo a quanto possa essere importante possedere strumenti “efficaci” proprio quando si va ad insegnare a bambini con “diverse disabilità”, trovo allo stesso tempo però, che la diffusione di questi nuovi dispositivi digitali su larga scala sia ancora troppo lenta perché essi possano essere fruibili a tutti. Soprattutto a chi ne ha più bisogno.
Saluti Valentina
Ciao Valentina, concordo con te, non ho ancora capito se dipenda dai mezzi a disposizione della nostra scuola, oppure sia un problema di approccio alla tecnologia.
Rivolgendomi in particolare a Stefania, sto facendo una piccola ricerca su internet, credo che l'ideale sarebbe trovare dei video esemplificativi della lezione con "banco digitale".
Datemi un poco di tempo, ci rivediamo presto nel forum.
Marina
Grazie Marina contiamo sulle tue ricerche!!!!!
Sono d'accordo con Valentina per quanto riguarda la lentezza di alcune tecnologie ad affermarsi negli ambienti scolastici, ma penso anche che quando queste approdano nelle aule scolastiche (spesso guidate la una "moda dettata dall'economia" --> vedi LIM), trovano insegnanti non formati ad usarle e persone che non conoscono l'effettivo potenziale didattico (quando questo esiste).
Grazie Stefania, perché non ne avevo mai sentito parlare, mi pare uno strumento utile per la didattica inclusiva!
Alessia.
Ciao, allora navigando in internet ho trovato molti siti che parlano di “Rasperry”, come sistema operativo utilizzato in vari campi di applicazione, collegato alla Tv, fino ad arrivare alla domotica. In questo link E’ possibile vedere la simulazione del sistema operativo (open source).
https://www.raspberrypi.org/In questo link si entra nella questione dell’educazione, ed è tutto in lingua inglese
https://www.raspberrypi.org/education/magpi-educators-edition/Devo riconoscere però che su “You Tube” ho trovato solo descrizioni di Rasperry, mentre non ho ancora visionato un video tutorial pratico od una presentazione riguardante il banco digitale. Probabilmente dovrò cercare ancora.
Marina
Raspberry PI non è un sistema operativo ma una scheda, eccola:
Vero è che è nata proprio per applicazioni didattiche ma non specificamente per l'uso descritto a proposito del suddetto "banco digitale", apparentemente pensato per le "diverse abilità". Si tratta di un vero e proprio computer e, come tale, vi si può costruire di tutto, sicuramente anche ciò che prometteva il progetto SmartTreak. come ho detto nell'altra risposta ho chiesto informazioni.
Comunque vi farò vedere la scheda Raspberry all'opera, sia a lezione che in aula informatica, per chi la vuole vedere e provare più da vicino. In sostanza, usare Raspberry vuole dire imparare a usare Linux, quanto meno. Ma ne parleremo, una delle prossime volte.
Sinceramente vedere da vicino la scheda Rasperry ed il suo utilizzo è una cosa che mi interessa molto, sono contenta che tratti dell'argomento a lezione.
Marina
SmartTreak è un progetto ma non ancora un prodotto. Quello che si trova sono giusto i riferimenti che hai postato. È interessante ma tutti e tre i riferimenti risalgono al 2013 e poi non si trova altro in rete. Non è un buon segno per questo genere di cose: quando funzionano esplodono in un baleno, certo non scompaiono. Comunque, siccome ho visto dall'articolo apparso su La Stampa il 4 novembre 2013 che se ne è occupata la Prof.ssa Zecchi, che conosco. Le appena scritto un'email per avere notizie. Se le riceverò le riporterò qui.
Tutto molto interessante.
Personalmente non avevo mai sentito prima questo concetto di "banco didattico".
Mi sto documentando con tutti i link che avete condiviso qui mentre aspetto notizie del Professore.
Valentina Pratesi