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L'eco di Eco: < Internet dà diritto di parola a legioni imbecilli. >

L'eco di Eco: < Internet dà diritto di parola a legioni imbecilli. >

by CARLI GIOVANNI -
Number of replies: 4


ANSA del 10 giugno 2015

"I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. E' l'invasione degli imbecilli"

                                                                                                                                                        U.Eco

...io sono per la libertà, sarei contrario a quest'attacco di Eco

                 però non riesco ad essere totalmente contrario.

Propongo il tema.






In reply to CARLI GIOVANNI

Re: L'eco di Eco: < Internet dà diritto di parola a legioni imbecilli. >

by CORCHIA FRANCESCA -

Giova è un temone, 

provo il tuo stesso sentimento, però vince sempre la tolleranza o almeno il dialogo o almeno almeno dovrebbe vincere la capacità di dialogare con chiunque la pensi diversamente da noi!

Ci rifletto!

In reply to CORCHIA FRANCESCA

Re: L'eco di Eco: < Internet dà diritto di parola a legioni imbecilli. >

by CORCHIA FRANCESCA -

allora vari spunti presi da vari articoli in internet:

- (articolo dell'8/12/13 dell'Huffingon Post) nella società di oggi la vita pubblica è ormai on-line (basta pensare all'uso di Fb, per citarne uno, ma la lista lo sai bene cresce a dismisura), se la vita pubblica è on line lo è anche la nostra libertà di espressione e di protesta. L'articolo giustamente sottolinea "le nostre idee di libertà di espressione e di protesta devono evolvere" (l'articolo ha una sua piega - legato a Wikileaks etc etc - ma mi piaceva questo passaggio sulla nuova forma di libertà di espressione e protesta on line).

- (da una tesi di laurea http://www.ispionline.it/sites/default/files/pubblicazioni/wp_52_2013.pdf) Proprio xchè internet è uno strumento di ampia portata è vero anche che l’individuo da mero destinatario è divenuto egli stesso fonte di informazioni, per cui oggi "emittenti ed i ricettori sono molteplici ed in continuo dialogo tra di loro. La possibilità per qualsiasi individuo di dare vita a meccanismi e piattaforme di espressione.. nei quali l’espressione delle opinioni acquisisce carattere permanente auto alimentandosi e moltiplicandosi all’infinito, diventa cruciale". La vera sfida quindi quale è? Trovare un equilibrio "tra la libertà di espressione e il coacervo di tutti gli altri diritti che potrebbero entrare in conflitto con la prima". Come? L'autore sostiene usando un principio di autoregolamentazione, non un top-down! "Tutto ciò si basa sul principio cardine secondo cui i diritti umani da proteggere “online” debbano essere esattamente gli stessi da assicurare “offline”".

Mi sembra che l'ultima frase sintetizzi il mio pensiero, è vero che la società è cambiata e oggi ci sentiamo autorizzati in virtù della globalità a partecipare ancora di più e spesso al processo comunicativo mondiale, a lanciarci in espressioni poco ragionate (dove la violenza e il pressapochismo ormai dominano), ma la soluzione non è far chiudere la bocca! Semmai imparare ad usarla nella maniera corretta, ora come sia corretto usare la propria lingua questo è un altro par di maniche! Io per prima mi pento il più delle volte di aprirla e sono spesso vittima di impulsi esplosivi di comunicazione irrazionale, ma rifletto dopo sempre e comunque e già questo mi sembra un buon passo verso il miglioramento.

In reply to CARLI GIOVANNI

Re: L'eco di Eco: < Internet dà diritto di parola a legioni imbecilli. >

by TOMA ILARIA ADRIANA -

Eco aveva proprio ragione!

Analizzando il concetto sotto un aspetto "didattico" e "formativo" mi sentirei di collegarmi al problema delle fonti in cui si può andare incontro in internet. Mi spiego meglio con un esempio: wikipedia è un'enciclopedia online a contenuto libero. Come possono quindi i nostri alunni fidarsi quindi di tutto ciò che è scritto online?

Ciao,

Ilaria smile

In reply to CARLI GIOVANNI

Re: L'eco di Eco: < Internet dà diritto di parola a legioni imbecilli. >

by DEGL'INNOCENTI FIAMMA -

Eco riesce sempre ad essere meravigliosamente cinico, sulla citazione son concorde in parte. 

A parer mio la dicitura corretta dovrebbe essere "Internet dà diritto di parola a legioni di deficienti" perchè in realtà, secondo me, è questo che molti sono, deficienti nel senso di "deficere" dal latino, nell'accezione di "mancanti di qualcosa..". Questo può riguardare mancanza di conoscenze, mancanza di basi, mancanza di fonti attendibili, mancanza di capacità di discernimento tra le informazioni ecc ecc. Penso che in realtà molti pochi siano imbecilli come dice Eco. Internet in ogni caso sicuramente facilita la possibilità di esprimere il proprio parere senza "metterci la faccia" e facilita anche la fuga in caso si sia messi in angolo da argomentazioni contrarie alla nostra tesi, senza che l'orgoglio ne soffra troppo come in una discussione reale. Quindi sì, ha dato in questo senso la possibilità a tutti, anche a chi non è competente, di rendere la propria opinione visibile. Non che prima non lo facesse, solo che ora ha risonanza totale. Bisogna considerare però, come in tutte le cose, anche il lato opposto della medaglia, la possibilità anche di chi è competente in materia di esporsi a livello totale e magari chissà, dare quelle conoscenze a chi prima parlava senza sapere.