l
fine urgente della città contemporanea non può che essere un
destino di ri-generazione di sé, nel senso di riacquisizione d’una
compiuta ed organica possibilità di forma, di un disegno come
configurazione alta di una ritrovata volontà ed azione collettiva
finalizzate a quella sintesi di buono e di bello che è la ragione
costitutiva originaria dell’invenzione stessa delle città.
In
opposizione ed a riscatto della città novecentesca senza qualità
con la sua perdita dello storico valore di grande racconto (Lyotard)
comunitario e coerente, il progetto della città contemporanea deve
riproporsi come ritorno alla sua natura inerente di condiviso romanzo
visibile (Fortier). Contro la “liquefazione” della città moderna
ed i crescenti sprechi urbanistici che la connotano (aree dismesse o
residuali, non luoghi, “contenitori” in disuso, informi
espansioni periferiche), le dinamiche in atto rendono attendibile
l’ipotesi -paradosso di ritorno- che “le possibilità formali di
un vasto progetto della città acquistino significato” (Will,
Stabenow), per cui allora “la città ridiventa plasmabile come
prodotto culturale” (Sieverts).
Ritorno
all’urbano come sua riparazione, ma anche nuova nominazione
immaginifica conforme.
Il
modulo di Progettazione Architettonica II persegue due percorsi
paralleli di riflessione sul progetto d’architettura contemporaneo,
nella sua particolare declinazione orientata alla riconfigurazione
urbana:
a)
sul piano generale, con riferimento a concetti, strumenti e linguaggi
di teorie, visioni ed enunciazioni urbano-architettoniche moderne e
contemporanee, ritenute paradigmatiche dei temi del town design e
della riparazione delle città odierna;
b)
sul piano specifico, come approfondimento dei temi del laboratorio
secondo tre sezioni concettuali e tematiche:
-
una ricognizione preliminare e selettiva sulle fenomenologie urbane
in termini di tipo-morfologie dei tessuti, emergenze funzionali e
spazi pubblici, proiettata alla visione di una possibile forma urbis
contemporanea;
-
una esplorazione del ruolo matrice di aree e patrimonio dismessi,
spazi pubblici e natura urbanizzata nella ri-composizione qualificata
della forma urbana;
-
una riflessione mirata su concetti e linguaggi del progetto
architettonico contemporaneo.