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    • Oggi il mondo della formazione è concepito molto a compartimenti stagni. Forse anche il mondo della cultura nel suo complesso - e invece questo dovrebbe essere un ossimoro: la cultura non può essere concepita come un insieme di argomenti separati. Quindi quando si parla di tecnologia si pensa a meccanica, elettronica, software ecc.  Questo è un grave errore. Chi vuole occuparsi di una tecnologia, per piacere o dovere, deve anche rendersi conto del contesto nel quale questa può essere usata e delle implicazioni etiche che derivano da tale uso. La questione del software libero è perfetta per mettere a fuoco questo importante concetto.

      Il testo che propongo è ricostruito a partire da una lunga serie di presentazioni che ho fatto soprattutto in contesti scolastici.


    • Si tratta di un'introduzione scritta anni fa in un altro contesto, ma può essere usata anche qui, così com'è. Nel testo è disponibile anche il link a una versione scaricabile in formato PDF. Si invita subito a scaricare e installare LibreOffice, il software libero analogo a Microsoft Office, su cui torneremo. L'articolo introduce il software libero in una prospettiva storica, restituendo il corretto significato al termine hacker, assai bistrattato dai media convenzionali. Si descrivono gli elementi basilari che caratterizzano il software libero, accennando al contributo fondamentale di due personaggi: Richard Stallman per l'idea medesima di software libero e Linus Torvalds per la creazione del sistema operativo Linux. L'articolo si chiude con una nota sulle varie tipologie di software.

    • Framasoft è un'associazione che promuove il software libero e la consapevolezza delle implicazioni etiche che vi sono nell'uso di qualsiasi tecnologia. Framasoft fa tante cose. Fra queste offre una serie di servizi online analoghi ad altri ben noti ma con la differenza che questi sono liberi da qualsiasi pubblicità e tracciamento di dati, ovvero  da quell'approccio che fa delle grandi companies high tech i colonizzatori della società contempranea.