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    • Il "Piccolo Manuale di LibreLogo" nasce per l'esigenza di proporre un approfondimento sul coding a svariate centinaia di studenti nel campo delle Scienze della Formazione.

      Perché LOGO? Anche se è focalizzato solo sulla produzione di grafica, in realtà LOGO contiene tutti gli elementi fondamentali per fare capire cosa significhi scrivere codice, ricollocando il baricentro un po' più sul lavoro e un po' meno sul gioco. Almeno nei confronti degli insegnanti o dei futuri insegnanti, i quali, sovente totalmente a digiuno di cultura scientifica, travolti dalla moda, rischiano di scambiare il coding per una sorta di Lego, dove giocando si impara automaticamente - questo senza nulla togliere al valore che il gioco può avere in un contesto formativo.

      Perché LibreLogo? Le derivazioni di LOGO abbondano ma fra gli obiettivi didattici che mi pongo, già da molti anni e con ogni sorta di studenti (ormai molte migliaia), primeggia la necessità di far conoscere il free software e, segnatamente, LibreOffice. Con LibreLogo si conseguono i due obiettivi in un colpo solo. Inoltre, una volta scaricato, LibreLogo si può usare offline, affrancandosi dalla necessità di accedere a un servizio web per lavorare: quando le attività concernono un gran numero di persone questo è importante, in un Paese carente di infrastrutture come il nostro. In ultimo, la facilità con cui si possono condividere
      frammenti di codice editabile, consente di situare efficacemente l'esperienza in un contesto che riproduca le comunità di apprendimento tipiche del free software.

      Il testo è nato come un piccolo manuale ma sta prendendo la forma di un'opera aperta e in continua evoluzione, molto più orientata verso gli aspetti pedagogici, in particolare inerenti alla matematica. Da qui il ricorso crescente a ampi brani di Seymour Papert e a riferimenti ai laboratori matematici con i materiali di Emma Castelnuovo. Inoltre, al manuale è associata una sezione dedicata del blog Loptis, dove vengono raccolte possibili soluzioni degli esercizi e anche esempi proposti e condivisi
      da altre persone.

      Il manuale è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione 2.5 Italia, è costantemente aggiornato e scaricabile.



    • Un altro effetto positivo della rete: dopo avere diffuso su vari canali Internet le informazioni relative al manuale ecco che LibreItalia se ne accorge e mi propone di pubblicare la notizia anche nel proprio blog. Accettato subito ovviamente!