3. La grammatica dell'audiovisivo

3.2. Scene e sequenze

Tecnicamente una scena equivale ad un insieme di inquadrature unite tra loro da una continuità di spazio, di tempo e di azione. Nel momento in cui uno di questi tre fattori subisce un cambiamento si assiste ad un cambio di scena. Più scene messe insieme formano una sequenza, più sequenze formano un’unità narrativa.


Una sequenza esaurisce un episodio narrativo compiuto. A differenza della scena, l’evento è rappresentato senza una rigida continuità spazio-temporale con una serie di ellissi (quando gli stacchi fungono da ellissi temporali perché alcune azione non vengono mostrate, ma sintetizzate per accorciare il tempo del racconto).


Una scena può essere realizzata in diversi modi: utilizzando stacchi di inquadrature o utilizzando un’unica ripresa continua e compiuta (piano sequenza).


Una tecnica molto diffusa nelle scene di dialogo è quella del campo-controcampo che mostra alternativamente l’inquadratura del primo e del secondo soggetto mentre parlano, o si scambiano gesti e sguardi.

esempio:

Il piano sequenza, come già accennato sopra, è una sequenza costituita da un’unica inquadratura, fissa o in movimento, priva di stacchi al suo interno.

esempio: