Consiglio "Il paesaggio nel cinema italiano" (Bernardi), che spiega alcuni aspetti peculiari del montaggio dei registi italiani (la seconda parte è dedicata completamente ad Antonioni) e di come questi condividano tramite mezzi tecnici affini l'originale domanda "Chi guarda?". Scatta quindi la possibilità di interpretare quelli che tradizionalmente sono ritenuti "falsi raccordi" come un "cinema dello sguardo", dove il senso da attribuire alla scena va sempre ritrovato nel mezzo stilistico più che nella narrazione: è questo il senso della linea del "montaggio proibito" a cui accennava il video illustrativo. Di questo montaggio fanno tesoro anche gli esponenti della New Hollywood. Scorsese in "Taxi Driver" (1976) ne è un esempio chiarissimo, così come Nichols ne "Il laureato" (1967). Di Scorsese, su tutti questi aspetti, sono illuminanti i due documentari (in cui mostra anche come lavora sullo storyboard) "Viaggio nel cinema americano" e "Il mio viaggio in Italia" (sul cinema italiano).