Sociologia urbana e sociologia
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Sociologia e città
La fine dell’equilibrio bipolare, i processi di globalizzazione e la compressione del rapporto spazio/tempo nella circolazione di persone, merci e informazioni hanno determinato una radicale trasformazione che non sempre gli attori istituzionali tradizionali (in primo luogo i governi nazionali) sono stati in grado di governare. Una trasformazione che a livello territoriale ha investito in pieno la struttura preesistente, mettendo in discussione la tradizionale filiera istituzioni sovranazionali – stato nazione – regioni – livello subregionale o provinciale – singola unità urbana. Questa filiera è stata frammentata in una serie di istanze territoriali che agiscono secondo gradi diversi di autonomia e secondo una logica di aggregazione che infrange le appartenenze consolidate e ne sperimenta di nuove.Sociologia, città, sistemi urbani
Risulta ormai evidente l’inefficacia del termine stesso di «città» per designare una vasta gamma di processi, funzioni, significati e attori a livelli territoriali diversi. La nozione di «sistema urbano» ci pare in genere più adeguata a descrivere i mutamenti avvenuti a quel livello territoriale che un tempo si sarebbe definito «periferico», e che oggi assume una nuova autonomia e un nuovo protagonismo.
Nel delineare i contenuti della nozione di sistema urbano bisogna partire dal concetto di sistema e dall’utilizzo che di esso si fa nelle scienze sociali. Nell’accezione a noi utile, si definisce sistema un insieme di attori individuali e collettivi, pratiche, codici e attività dotati di una coerenza interna, di confini che ne delimitano lo spazio rispetto all’ambiente, e di meccanismi che ne regolano l’equilibrio e la continuità nel tempo.
Dal punto di vista degli elementi analitici, dunque, ciò che risalta sono i seguenti aspetti:
1) una pluralità di attori;
2) un complesso di pratiche, attività e codici, che possono essere più o meno formalizzati;
3) dei confini rispetto all’ambiente circostante, che determinano le condizioni strategiche dell’appartenenza e/o estraneità al sistema;
4) dei meccanismi interni di controllo, che garantiscono quelle attività produttive-riproduttive senza le quali il sistema non avrebbe stabilità e continuità nel tempo.
Nel caso di quel sistema che chiamiamo sistema urbano, l’elemento che più di ogni altro va messo in risalto è quello dei confini. Rispetto a molte altre classi di sistemi che è possibile passare in rassegna analiticamente, infatti, un sistema urbano non può prescindere dall’individuazione di una precisa collocazione spaziale. Inoltre, sotto il profilo del riferimento all’urbanità va precisato che la definizione di sistema urbano non si limita al concetto tradizionale di città, ma ne comprende una molteplicità di varianti: dalla rete di città confinanti alle aree metropolitane, dalle comunità montane alle molteplici altre formule che mettono in relazione attori territoriali delle più svariate specie. Un altro elemento analiticamente determinante è quello che riguarda il dinamismo dei sistemi urbani. Essi sono soggetti a un continuo mutamento di confini, che porta a spinte verso l’inglobamento o la frammentazione. L’elemento del dinamismo, inoltre, ha una dimensione non soltanto territoriale, ma anche politica e socio-economica: sistemi urbani possono essere creati anche fra unità territorialmente distanti, ma accomunate nelle logiche di azione da fattori aggreganti che fanno passare la prossimità spaziale in secondo piano. Ciò compromette un elemento strategicamente ineludibile nelle analisi classiche della costruzione sociale dello spazio: l’esclusività dell’appartenenza locale e dei confini di legittimità. Ma indica anche nella dinamica vitale dei sistemi, nei meccanismi della loro genesi e della loro decadenza, nella riflessione sulle modalità della loro strutturazione qualcosa che somiglia alla nuova frontiera della sociologia urbana. Basti ricordare per ora che la gestione dei servizi, la programmazione dell’intervento pubblico, la mobilità quotidiana si ridisegnano su confini che esulano dalle dimensioni strette delle città storiche, confini tra di loro intersecanti, contraddittori. Come si ricostruiscono, in questo contesto, le appartenenze? Come si legittima la leadership politica? Quello sulle aree metropolitane non è solo un dibattito legato all’ingegneria istituzionale utile per ristabilire equità e per ottimizzare la gestione dei servizi. Esso è parte di una problematica più ampia: la costruzione di cornici e procedure di rappresentanza e di partecipazione adatte a un milieu urbano fatto di appartenenze molteplici e fluide.
Al termine di "città", alle varie combinazioni lessicali di maggiore uso che la integrano oggi, torneremo tuttavia per comodità, pur nella consapevolezza del divario tra i fenomeni territoriali che oggi denominiamo "città" e quelli che ancora un secolo fa erano designati con lo stesso termine.
Il corso introduce ai, diversi, approcci sociologici all'analisi del ruolo assunto da tali "città" nell'arena globale contemporanea, soffermandosi successivamente sui seguenti aspetti.
1. La “seconda rivoluzione urbana”: Urbanizzazione ed urbanesimo nel XXI secolo; Le migrazioni verso le città, nazionali ed internazionali; La megacittà: modelli formali e sociali; Modalità di sprawl urbano
2. Le città nell’arena economica: Città globali e sistema mondo;Descrivere le gerarchie urbane: le nuove città dominanti; Città e finanza globale; La città hub; La città creativa; La città e le sue risorse ambientali e paesaggistiche
3. Le città nell’arena politica: Le città come attori competitivi; Politiche urbane delle organizzazioni internazionali; Politiche urbane europee; Movimenti urbani transnazionali; La città nella carriera politica; Città e civicness
4. Le città nell’arena giuridica: La città come erogatore di diritti; Alla ricerca di nuovi ambiti di gestione: le città metropolitane; Confini in ricostruzione: fusioni e forme di cooperazione settoriali; La metropoli transfrontaliera; Le reti di città
5. Le città nell’arena culturale: Urbanesimo e rurbanesimo oggi; Archistar e città; Città e patrimonio; Spazi pubblici ieri ed oggi; Migranti in città; Governare la città multietnica