Nelle ultime due settimane del corso si è parlato di procrastinazione e memoria.

Mi capita spesso di procrastinare, soprattutto, se devo fare un compito che non mi piace. Una delle tecniche suggerite per combattere la procrastinazione è la tecnica pomodoro, ovvero, la concentrazione focalizzata per 25 minuti. L’applicazione di una sessione di ‘pomodoro’ impedisce di pensare al risultato, ma di pensare solo a quello che si sta facendo in quel momento. In generale, si evita cercando di cambiare le abitudini (cattive). Ma come? Alcuni consigli della professoressa Okaley:

• Tenere un diario in modo tale da tracciare facilmente il raggiungimento degli obiettivi, indicando cosa funziona e cosa no;
• Organizzare il lavoro in una serie di piccole sfide. Assicurarsi un sacco di ricompense;

• Provare a mettersi in un ambiente nuovo con pochi spunti di procrastinazione come la sezione tranquilla di una biblioteca;
• Lavorare sodo durante i periodi di concentrazione e fidarsi abbastanza del proprio sistema così che quando arriva il momento di rilassarsi, non si provino sensazioni di colpa o preoccupazione;

Tra le tecniche per la memoria affrontate in questo orso quella che mi ha incuriosito di più è la tecnica del palazzo della memoria. Questo strumento utilizza uno spazio familiare come la propria casa, dove collocare le proprie immagini bizzarre e memorabili create appositamente per ricordare un concetto, una formula, una teoria ecc…Tali immagini devono essere grandi e ingombranti; più memorabili sono e più sarà facile ricordarsene. Una volta fissate bene nella mente e ripetute più volte, possono essere posizionate nelle varie stanze della propria casa. Dopodiché basta fare una passeggiata mentale nella propria casa per riafferrare quei concetti. Devo ancora provarla perché mi rimane un po' difficile fare le associazioni con le immagini, ma ho intuito il concetto di fondo nel visualizzare i nuovi concetti con le immagini.

Fin dai precedenti video la memoria di lavoro viene presentata con la capacità di contenere solo 4 contenuti alla volta. Le memorie di lavoro potenziate possono contenere fino a 9 informazioni alla volta. Una persona con una tale memoria di lavoro ha un apprendimento più facilitato ma non è un creativo. Questa mi consola, visto che non mi ricordo mai tante cose contemporaneamente. Grazie ai trucchi di memoria appresi da questo mooc spero di migliorarmi.

La parte che mi ha interessato di più in questa settimana è l’approfondimento delle differenze tra emisfero sinistro e destro del cervello. A livello generale si può affermare che l'emisfero sinistro del cervello è "l'ingegnere": oltre ad essere specializzato nei processi linguistici, è maggiormente competente in quelli sequenziali e nella percezione-gestione degli eventi che si susseguono nel tempo, come la logica del pensiero; in altri termini, è maggiormente qualificato nella percezione analitica della realtà. L'emisfero destro, invece, è il "poeta", più specializzato nell'elaborazione visiva e nella percezione delle immagini, nella loro organizzazione spaziale e nell'interpretazione emotiva; ovvero, spetta la percezione globale e complessiva degli stimoli. Come affermava lo psicologo Michael Gazzaniga, l'emisfero sinistro, interpretando la realtà, cercherà in ogni modo di lasciare invariate tali interpretazioni. Quando si svolge un compito ci può sembrare di aver dato tutte le risposte corrette anche se non è effettivamente così, perché l’emisfero sinistro associa il risultato al desiderio che sia giusto. Occorre tornare sui propri passi per controllare cosa si è fatto, in questo modo si dà la possibilità agli emisferi di interagire fra di loro e di individuare il giusto punto di vista.

Sono entusiasta di aver scelto questo mooc e soddisfatta per i contenuti del corso che è stato davvero interessante. La chiarezza del linguaggio dei professori, la possibilità di usufruire del video lentamente hanno contribuito alla mia soddisfazione in generale. Inoltre, ritengo che  le conoscenze apprese con questo mooc mi saranno utili per la mia carriera di studi.