Buongiorno Professoressa,
io ho trovato molto utile il modello del dibattito regolamentato come possibile modello da applicare in una classe di liceo. Da una parte, penso sia metodologicamente interessante per l'apprendimento, e, dall'altra, per superare il modello di didattica [e quindi anche di valutazione] solo strettamente frontale.
Mi sarebbero piaciuti approfondimenti ulteriori rispetto ad altri modelli di dibattito [a lezione Lei accennava al modello della danza, ad esempio] e rispetto alle modalità di interiorizzazione della filosofia da parte di uno studente o una studentessa di liceo. Forse potrebbe essere interessante guardare alla presenza dei docenti delle scuole medie-superiori anche per affinare questo aspetto [che tipo di lezioni propongono loro oppure la "scaletta" di una lezione-tipo a cui Lei accennava a lezione, mi sembrano molto interessanti come stimoli].
Il modello di dibattito, almeno per me, è servito per rendere più comprensibile l'argomentazione attraverso esempi, immagini. L'unico "problema" che ho (abbiamo?) riscontrato sono le tempistiche. Penso che sia opportuno lavorare sul "modo" e sulla prontezza sicuramente. Talvolta, però, per elaborare risposte a tesi inaspettate il tempo per la metabolizzazione della tesi avversaria e di risposta mi sembra importante per non scadere nella difesa o replica.
Lavorare in un gruppo interdisciplinare è stato un grande arricchimento che riproporrei sicuramente. E' un ottimo stimolo, soprattutto per noi filosofi/e, per renderci più comprensibili e, in effetti, non è stato inizialmente semplice.
La ringrazio molto per il corso e per l'interesse nell'ascoltare le nostre opinioni.
Cordialmente,
Maria Rita Paratore