Laurea in Scienze dell'Educazione e della Formazione - Dipartimento di Scienze Formazione e Psicologia

Anno accademico: 2017-2018

Contenuto del corso 

Saranno affrontati temi “classici” dell’antropologia culturale (cultura, ricerca sul campo, etnografia, organizzazione sociale ecc.) connettendoli con fenomeni e dibattiti attuali (migrazioni transnazionali, governo della città). Gli approfondimenti daranno la possibilità agli studenti di apprendere a "usare" l'antropologia per capire i contesti in cui vivono, agiscono e lavoreranno, sviluppando abilità in merito alla riflessione critica e alla costruzione di processi interculturali.

Obiettivi Formativi 

Sviluppare capacità di osservazione delle modalità di costruzione sociale e culturale dei fenomeni; capacità di approccio attraverso il relativismo culturale; capacità comparative riguardo a società e culture; capacità di applicare le conoscenze acquisite ai contesti di vita e di lavoro. 

Metodi Didattici 

Metodologia didattica che prevede diverse forme e gradi di partecipazione attiva dello studente: lezioni frontali, materiali visivi, seminari con docenti esterni, seminari con professionisti del lavoro sociale e delle scuole, piattaforma Moodle.

Modalità di verifica apprendimento 

Esame scritto. Possibilità di esame orale solo per madrelingua non italiana e persone DSA. Ad ogni modo, si prega di contattare la docente in tempo.

Testi - Programma 2017-2018

- Barbara Miller, Antropologia Culturale, ed Pearson, 2014.

- Lares numero monografico, a. LXXVII, n.1.  Saggi di: Simona Taliani, “Il passato credibile e il corpo impudico. Storia, violenza e trauma nelle biografie di donne africane richiedenti asilo in Italia”e Barbara Pinelli, “Attraversando il Mediterraneo. Il sistema campo in Italia: violenza e soggettività nelle esperienze delle donne”;

- Riccio, Bruno, Antropologia e migrazioni: un’introduzione, in id. (a cura di), Antropologia e migrazioni, Roma, Cisu, 2014, pp. 11-20;

- Castellano Viola, Razzismi, in Bruno Riccio (a cura di), Antropologia e migrazioni, Roma, Cisu, 2014, pp. 209-220;

- Loperfido Giacomo, Integralismo culturale e xenofobia, in Bruno Riccio (a cura di), Antropologia e migrazioni, Roma, Cisu, 2014, pp. 221-232.

- Giuffré, Martina, “Ripensando l’illegalità: rappresentazioni, pratiche e strategie di vita tra alcuni gruppi di immigrati africani a Roma”, in Marzia Grassi, Martina Giuffré, Vite (il)legali. Migranti Africani in Italia e in Portogallo, Firenze, Seid, 2013; 

- Tosi Cambini Sabrina, Beluschi Fabeni Giuseppe (a cura di), Thematic Section: Antiziganisms: Ethnographic Engagements in Europe, ANUAC, V. 6, N. 1 (2017).




Anno accademico: 2017-2018

Benvenuti nel corso di Pedagogia Interculturale. 

Anno accademico: 2017-2018

Il corso affronta il tema della pedagogia sociale, esplorando il rapporto tra educazione e società. Focalizza i processi di globalizzazione dell'educazione che influenzano le pratiche e le politiche educative locali, nazionali e internazionali. La dimensione interculturale è pertanto imprescindibile dalla pedagogia sociale, considerando anche la varietà degli attori sociali coinvolti nei processi educativi. 


Anno accademico: 2017-2018
Anno accademico: 2017-2018

Classe virtuale per gli studenti di Filosofia dell'educazione (lettere L-O): sono inseriti i materiali utilizzati in aula, alcune esercitazioni di riflessione e comunicazioni sul corso.

Per avere la chiave di accesso, scrivere una e-mail a cosimo.dibari@unifi.it.

Anno accademico: 2017-2018

Nella delicatissima fase della prima infanzia vengono poste le basi per la strutturazione dell’identità, in termini di attaccamento e di stile relazionale, assistendo ad un rapido sviluppo che coinvolge tutte le strutture costitutive dell’essere umano sui piani corporeo/sensoriale, cognitivo/linguistico, emotivo/affettivo, sociale/relazionale. Tutti i professionisti dell’educazione (coloro che operano nei servizi educativi che accolgono bambini da 0 a 3 anni o da 0 a 6 anni, soggetti con disabilità, persone adulte o in terza età) sono chiamati a svolgere un ruolo sempre più complesso poiché quotidianamente coinvolti nella comunicazione relazionale, nella gestione del dialogo con tutti gli attori sistemici, nella regolazione delle emozioni, all’interno di contesti “di vita e di relazioni” in cui lavoro e vita affettiva ed emotiva si intrecciano e si fondono. Il laboratorio prevede attività che mirano alla maturazione, negli studenti, delle competenze didattico-educative congiuntamente alle competenze affettivo-relazionali, sostenendo i processi di consapevolezza e di riflessività. I contenuti del percorso sono strutturati secondo un ordine temporale organico e coerente, per far conoscere, operativamente, il ruolo delle variabili affettive nel processo formativo, la correlazione tra funzioni cognitive e funzioni affettive, l’interdipendenza tra affettività, motivazione, apprendimenti, la mediazione delle emozioni e degli affetti all’interno di ogni dialogo relazionale (con i bambini, con le famiglie, nei gruppi di lavoro), in funzione di un benessere sistemico che venga a costituirsi come obiettivo prioritario di qualunque azione educativa.

 


Anno accademico: 2017-2018

Il Laboratorio prepara gli studenti alla conoscenza delle varie dimensioni del profilo socio-educativo dell'educatore professionale nel suo continuo interscambio tra funzioni e aree di intervento.


Anno accademico: 2017-2018

Contenuto del corso -


Il corso intende introdurre ai concetti fondamentali dell'estetica, con particolare riferimento alle nozioni di emozione, di esperienza e di giudizio.
Particolare attenzione sarà dedicata alla centralità delle pratiche
artistiche nell'ambito dell'educazione e della formazione.

Anno accademico: 2017-2018