Riflessione sull'autismo e Digital Storytelling

Riflessione sull'autismo e Digital Storytelling

par LOCALZO MARZIA,
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Salve,

conoscendo la sensibilità di molti di voi, vorrei condividere una riflessione. Per qualche anno ho lavorato nell'ambito del sostegno con ragazzi autistici (scuole medie e superiori) e troppo spesso li ho visti soffrire per la solitudine e per la consapevolezza della loro "diversità". In questi giorni S.K., un simpatico ragazzo autistico che ho avuto l'onore di seguire per qualche tempo, ha compiuto 18 anni e nessun compagno di scuola si è presentato al suo compleanno: GLI HANNO SPEZZATO IL CUORE. Confrontandomi con gli adolescenti, ho capito che molti si tengono lontani dai coetanei diversamente abili, non per indifferenza, ma per mancanza di conoscenza, che causa imbarazzo e spesso timore. Non sanno quello che si perdono! Penso che i docenti abbiano una responsabilità in questo senso. Quest'anno insegno in una quinta della scuola primaria e vorrei informare e sensibilizzare il più possibile questi bambini. Tra le altre cose, ho pensato di creare con loro un Digital Storytelling sulla diversità. Mi potete dare qualche idea e suggerire qualche buon programma?

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Re: Riflessione sull'autismo e Digital Storytelling

par ABBITA GIULIA,

Ciao Marzia, ho visto solo ora il tuo commento, sarei curiosa di sapere sei hai trovato un modo per sensibilizzare ai bambini a queste tematiche. Anche io spesso mi chiedo come far scoprire  che mondo meraviglioso nascondono questi bambini considerati "diversi". Il vero problema è la solitudine che spesso si trovano a vivere questi bambini e questi ragazzi, la mancanza di conoscenza che spesso fa paura! Mi hai fatto venire in mente un servizio delle Iene di qualche tempo fa, dove il padre di un ragazzo autistico di nome Andrea ha dato vita a un progetto chiamato " La Banca del tempo sociale"  un’iniziativa dei "Bambini delle Fate” che ha lo scopo di offrire ai ragazzi con autismo e disabilità,occasione di inclusione. il progetto prevede inizialmente che trenta ragazzi delle scuole superiori incontrino per due ore a settimana dei ragazzi affetti da autismo, l'obiettivo a lungo termine è stimolare la conoscenza della diversità e magari non averne più paura, dando vita magari ad amicizie a lungo termine! chi trova un amico trova un tesoro si sa! Questa iniziativa è rivolta alle scuole superiori però secondo me si potrebbe trovare un modo per adattarla alla Scuola Primaria. Sarebbe davvero interessante!

Allego il link del progetto e del Video delle Iene ( non si sa mai vi fosse venuta la curiosità! )

https://www.ibambinidellefate.it/banca-del-tempo-sociale/

http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/golia-autismo-ci-vorrebbe-un-amico_768450.html 

Ciao! sourire

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Re: Riflessione sull'autismo e Digital Storytelling

par CINELLI SARA,

Ciao Marzia,

che dispiacere assistere a queste cose.

Come hai detto anche tu, penso che il miglior modo per far si che non accada più un evento simile è quello di far conoscere, di creare momenti anche all'interno della classe, per far sì che vi sia un'effetiva interazione e conoscenza reciprova. Troppo spesso, purtroppo, mi è capitato di vedere durante il mio percorso scolastico bambini soli, che interagivano solo con la maestra di sostegno.

A tal proposito volevo condividere con voi un libro che a me è piaciuto molto: "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte" di Mark Haddon . Il protagonista è Christopher, un bambino affetto dalla Sindrome di Asperger. È un romanzo che scorre molto bene e trovo sia un modo "alternativo" per cercare di capire meglio "il mondo" di questi bambini.


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Re: Riflessione sull'autismo e Digital Storytelling

par LOCALZO MARZIA,

Grazie per il vostro intervento. Penso che sia importante confrontarci su questi temi, perché noi insegnanti possiamo fare molto per "aprire le menti" dei giovani, anche semplicemente mettendo in atto un sincero atteggiamento inclusivo. Durante la mia esperienza lavorativa nelle scuole, spesso sono stata invitata dai docenti a portare fuori dalla classe alunni ritenuti responsabili di disturbare la lezione. Ma che cos'è la lezione? Quale messaggio trasmettiamo a queste giovani menti se invitiamo uno di loro ad uscire dalla classe? A volte dimentichiamo che l'insegnamento delle discipline non è la nostra unica responsabilità.

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Re: Riflessione sull'autismo e Digital Storytelling

par LENZI AURORA,

In merito a questo tema condivido con voi un'esperienza di cui sono stata testimone in un tirocinio in classe quinta. 

In questa classe era presente un bambino autistico totalmente integrato nel gruppo classe ed è stata una cosa meravigliosa come i compagni fossero attenti alle sue esigenze. C'è stato un grande lavoro delle insegnanti con l'insegnante di sostegno che è iniziato fin dalla prima classe. Il bambino poche volte andava a fare attività fuori dalla classe, a turno i bambini con l'insegnante di sostegno lo guidavano nell'esercizio, non lo facevano agitare perché poteva avere le convulsioni. Durante l'intervallo giocavano tutti insieme senza escluderlo. Sono rimasta stupita di come i suoi compagni fossero sensibili e attenti.

Sicuramente questo è un caso eccezionale, c'è bisogno di molto lavoro da parte di noi insegnanti e parallelamente in famiglia nella sensibilizzazione di questo tema.   

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Re: Riflessione sull'autismo e Digital Storytelling

par TARDIVO GIULIA,

Anche io ho letto questo libro e l'ho trovato molto interessante e formativo. Mi ha fatto capire meglio la Sindrome di Asperger dopo averla affrontata anche a Pedagogia Speciale. Ritengo che questo libro si possa presentare anche ai ragazzini della Scuola Secondaria per farli entrare nel mondo geniale ma complesso di queste persone.

Consiglio anche vivamente il libro “Mio fratello rincorre i dinosauri” di Giacomo Mazzariol in cui il giovane scrittore fa una descrizione commovente ma allo stesso tempo ironica della sua vita insieme al suo fratello minore affetto da Sindrome di Down.