Introduction to philosophy week 2

Re: Introduction to philosophy week 2

di FORMICONI ANDREAS ROBERT -
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Non è certamente il mio campo ma questi spunti sono interessanti. Io guardo dall'esterno, per così dire, ovvero dal punto di vista di coloro che si sono formati con un concetto molto più facilmente definibile di teoria, ancorché per nulla chiaro a molti. Quello di teoria scientifica sottoposta alla continua minaccia del prossimo esperimento, perché ne basta uno negativo dopo mille positivi a negarla. Concetto debole quindi ma chiaro: la teoria scientifica serve a predire i fenomeni in un certo ambito. Quando gli strumenti di indagine si fanno più sofisticati può darsi che la teoria debba essere rivista e riformulata per essere in grado di predire fenomeni in ambiti più generali.

Ma quando si parla di teorie filosofiche (non sono nemmeno sicuro se sia corretto definirle così) allora mi confondo. In teoria (scusate per il bisticcio di parole) che la teoria aiuti a interpretare la realtà sembra una cosa ovvia. Ma ci riesce? Quanto ci riesce? Con quali esiti? Se poi le teorie si avvicendano così rapidamente e offrendo letture così diverse della realtà? Io proprio non so rispondere, se non constatando che pensare è inevitabile e quindi domandarsi come stiano le cose altrettante inevitabile...