Ciao Marco,
ho trovato il tuo articolo molto interessante e soprattutto con il riferimento che fai ai recenti laboratori sul tema dell'arte da condurre a scuola mi trova pienamente d'accordo...ma non facciamo polemica ulteriore...
Tornando all'articolo, nelle mie esperienze di tirocinio e più in generale nella mia quotidianità, mi piace pensare a un concetto di gioco intelligente, sia tecnologico che basato su materiali di recupero, la mia scelta va sempre nella direzione di qualcosa che può realmente essere finalizzato oltre che al divertimento all'acquisizione di qualche competenza, come si dice " due piccioni con una fava". Anche se quello che offre il mercato digitale oramai è diventato veramente pazzesco, e anche per gli adulti propone dei "balocchi" niente male, io aihmè continuo ad avere la "malattia" dell'hand-made che più volte ho proposto a scuola, per una serie infinita di motivazioni a partire dallo sviluppo della motricità fine, della creatività, l'organizzazione nello spazio, oltre per una questione di rispetto e di cura verso l'ambiente che non fa mai male... e poi francamente, a me questa storia dei bambini che hanno paura a sporcarsi le mani e il vestitino non mi piace proprio! quindi pasticciamo!
Detto questo, Nìnon sono mamma, ma ritengo che non si debba necessariamente puntare i piedi contro l'innovazione, ma pretendere piuttosto per i nostri bimbi (figli, nipoti, alunni che siano) giochi pensati con la testa e pensati per le teste.
Colgo l'occasione inoltre, visto che il tema ha suscitato particolare interesse, per segnalarvi una mostra incentrata sul tema del giocattolo infantile intitolata
"La Trottola e il Robot; tra Balla ,Casorati e Capogrossi"
che si tiene presso il Palazzo Pretorio di Pontedera fino al 22 aprile 2018.
Vi allego di seguito il link con tutte le info se qualcuno è interessato a farci un salto:
http://www.palp-pontedera.it/la-trottola-e-il-robot-tra-balla-casorati-e-capogrossi/