Il Bluff della matematica finlandese

Re: Il Bluff della matematica finlandese

by ABBITA GIULIA -
Number of replies: 0

Ciao Silvia

trovo interessante questo articolo!  Durante le mie esperienze di tirocinio non sai quante volte ho visto insegnare la matematica in maniera rigida e nozionistica, come se l'importante fosse il risultato finale e non il processo logico deduttivo che portava il bambino a trovare una soluzione, arrivare a capire il perché delle cose, quale processo l’ha portato fin li. È proprio vero l’insegnante si occupa spesso solo dei risultati finali, senza dare delle vere dimostrazioni! Anche io penso che tutto questo non permetta lo sviluppo delle capacità logico-deduttive dello studente è che sia “come pretendere di addestrare uno scultore senza mai mettergli in mano uno scalpello”.  

A questo proposito, durante la mia ultima esperienza di tirocinio presso la scuola sperimentale “ Scuola Città Pestalozzi “ di Firenze ho avuto modo di osservare una buona pratica che ben si presta all’idea di stimolare il pensiero matematico e logico del bambino, tener conto di tutto il processo logico che sta dietro la risoluzione di un compito e di un problema: “ Il Rally matematico”. In sintesi, si tratta di una gara internazionale fra classi, dal terzo anno di scuola primaria al secondo anno di scuola secondaria di secondo grado (allievi da 8 a 16 anni), basata sulla risoluzione di problemi di logica e matematica collaborando nel piccolo gruppo (5-6 bambini).   I bambini, in maniera del tutto autonoma, sono tenuti a leggere i quesiti (di matematica, geometrica, logica), fare ipotesi e ragionamenti nel piccolo gruppo ( massimo di cinque bambini) sulla risoluzione del compito assegnato. Ogni bambino può dare il proprio contributo,  fare ipotesi, stimolare il ragionamento sul problema, spingere il compagno a riflettere su eventuali errori, collaborando insieme. La cosa più interessante riguarda il processo finale dell’attività, poiché una volta risolto il problema il gruppo è chiamato a trascrivere su un apposito foglio non solo “ il risultato” del problema  ma anche e soprattutto come si è arrivati a un certo risultato, quale processo di ragionamento si è seguito, eventuali difficoltà che si sono incontrate durante il cammino, come queste si sono risolte, come si è arrivati a quel punto, perché si è scelta una eventuale strada rispetto a un’altra, trascrivendo il come ed il perché si è giunti a una determinata soluzione.  Devo dirti che sono rimasta molto entusiasta da questa iniziativa a cui ha aderito la mia scuola. E' stato interessante notare come ragionava ogni gruppo di bambini, come collaboravano nel piccolo gruppo, quali domande si sono posti e come hanno superato le difficoltà. Questo mi ha portato a ragionare su una cosa importante e cioè che fare matematica non significa fare calcoli a memoria o arrivare semplicemente a un risultato ma significa  imparare a pensare!